E il Signore disse a Satana, accettando la sfida contenuta nelle sue parole: Ecco, tutto ciò che ha è in tuo potere; solo su se stesso non stendere la tua mano. Satana ricevette così il permesso di privare Giobbe di tutte le sue proprietà, di tutta la sua immensa ricchezza; ma non gli fu permesso di toccare la persona di Giobbe. L'ovvia intenzione del Signore, nel concedere questo permesso a Satana, era di mettere alla prova l'integrità e la pietà di Giobbe, per provare la sua sincerità contro le insinuazioni beffarde del diavolo.

Era una fase della battaglia della luce con l'oscurità. Così Satana uscì dalla presenza del Signore, pronto a iniziare la sua opera di distruzione, perché è un omicida fin dal principio; saccheggio e distruzione sono la sua gioia. Il pensiero che il Signore, nel permettere che la sventura si abbatta sui Suoi figli in questo mondo attraverso l'odio di Satana, abbia lo scopo di provare la sincerità dei credenti dovrebbe stimolare questi ultimi ad affrontare gli attacchi del diavolo con spirito di vera lealtà al loro Padre celeste.

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