Giobbe 30:1-15
GIOBBE SI LAMENTA DEL DISPREZZO CHE RICEVE DAGLI UOMINI.... [ Continua a leggere ]
GIOBBE SI LAMENTA DEL DISPREZZO CHE RICEVE DAGLI UOMINI.... [ Continua a leggere ]
Ma ora quelli che sono più giovani di me mi prendono in giro, giovani stolti e immaturi, I CUI PADRI AVREI DISDEGNATO DI AVER MESSO CON I CANI DEL MIO GREGGE, per mettermi alla pari con i pastori più bassi al suo servizio, principalmente per della loro generale inaffidabilità e improvvisazione.... [ Continua a leggere ]
Sì, a che cosa potrebbe giovarmi la forza delle loro mani, che uso potrebbe mai farne lui, IN CUI PERÌ LA VECCHIAIA, il cui modo di vivere impediva loro di raggiungere il pieno vigore virile?... [ Continua a leggere ]
Per miseria e carestia erano solitari, per miseria e fame erano affamati, la loro energia e forza erano esaurite; FUGGENDO NEL DESERTO UN TEMPO DESOLATO E DESERTO, rosicchiano il deserto, che è stato a lungo un deserto e un deserto, offrendo loro solo la vita più scarsa;... [ Continua a leggere ]
che tagliavano la malva, l'erba salata del deserto, PRESSO I CESPUGLI, dove conduceva un'esistenza precaria all'ombra di cespugli più grandi, E RADICI DI GINEPRO PER LA LORO CARNE, una specie di radice di ginestra o peluria essendo il loro cibo.... [ Continua a leggere ]
Furono scacciati tra gli uomini, esclusi dalla società umana, (PIANGEVANO DIETRO DI LORO COME DOPO UN LADRO, un tale grido e un tale grido si alzano dagli abitanti arabi dei villaggi quando compaiono i vagabondi,)... [ Continua a leggere ]
abitare nelle scogliere delle valli, nelle caverne della terra e nelle rocce, quelle erano le dimore di questa bassa classe di persone, i cui giovani ora osavano insultare Giobbe mentre sedeva lì in grande miseria.... [ Continua a leggere ]
Tra i cespugli ragliavano, gridando come l'asino selvatico delle steppe; SOTTO LE ORTICHE, i rovi del deserto, SI RADUNAVANO; come armenti di bestie del deserto.... [ Continua a leggere ]
Erano figli di stolti, sì, figli di uomini vili, davvero, uomini senza conto; ERANO PIÙ VILI DELLA TERRA, letteralmente "che sono scacciati dal paese", come una plebaglia inutile e pericolosa, su ordine di vagabondi e zingari.... [ Continua a leggere ]
E ora sono la loro canzone, il loro grido di derisione e derisione, SÌ, SONO LA LORO PAROLA D'ORDINE, si riferiscono a Giobbe solo in modo malizioso e sprezzante.... [ Continua a leggere ]
Mi detestano, fuggono lontano da me, rifuggendolo con un odio abietto, E NON RISPARMIANO DI SPUTARMI IN FACCIA, come espressione del loro smisurato disprezzo. Giobbe era stato tanto degradato da Dio.... [ Continua a leggere ]
Poiché ha sciolto la mia corda, Dio ha scatenato su Giobbe l'orda delle sue calamità E MI HA AFFLITTO, HANNO ANCHE SCIOLTO LE BRIGLIE DAVANTI A ME, gli uomini davano libero sfogo ai loro attacchi violenti e odiosi contro di lui. Dio e gli uomini si erano uniti nel fare di Giobbe il bersaglio del lor... [ Continua a leggere ]
Alla mia destra si levano i giovani, nidiata di malattie e di patimenti, o nidiata di giovani mascalzoni che ora lo deridevano; SPINGONO VIA I MIEI PIEDI, senza lasciarlo né punto d'appoggio, né posto su CUI SOSTARE, E INNALZANO CONTRO DI ME LE VIE DELLA LORO DISTRUZIONE, assediandolo da ogni parte,... [ Continua a leggere ]
Deturpano il mio cammino, abbattendolo, rendendolo impraticabile; HANNO PRESENTATO LA MIA CALAMITÀ, promuovendola, aiutandola mentre accelera verso la distruzione di Giobbe; NON HANNO UN AIUTANTE, non c'è un aiutante contro di loro, vengono senza impedimenti.... [ Continua a leggere ]
Mi vennero addosso come un'ampia irruzione delle acque, come un'ampia breccia aperta in una diga o in un argine; NELLA DESOLAZIONE, in mezzo alle rovine cadenti, SI SONO ROTOLATI SU DI ME, come un esercito in corsa che abbatte tutto con la forza del suo impatto e assalto.... [ Continua a leggere ]
I terrori sono rivolti su di me, l'improvvisa paura della morte; INSEGUONO LA MIA ANIMA COME IL VENTO, la sua dignità, il suo rispetto e la sua influenza come una tempesta; E IL MIO BENESSERE PASSA COME UNA NUVOLA, la sua prosperità è svanita senza lasciare traccia. Così Giobbe mette in evidenza il... [ Continua a leggere ]
Ed ora la mia anima si è riversata su di me, dissolta nella sofferenza e nell'angoscia ; I GIORNI DI AFFLIZIONE SI SONO IMPADRONITI DI ME, era nelle forti grinfie della sofferenza e si è trovato incapace di scrollarsela di dosso.... [ Continua a leggere ]
L'INDICIBILE MISERIA E DELUSIONE CON CUI GIOBBE HA COMBATTUTO... [ Continua a leggere ]
Le mie ossa sono trafitte in me nella stagione della notte, la stessa notte inquieta, che aumenta i dolori di ogni afflizione, trafigge le sue ossa dal suo corpo; EI MIEI TENDINI NON SI RIPOSANO, letteralmente "i miei roditori, non dormono", un riferimento o ai dolori rosicchianti in tutto il suo co... [ Continua a leggere ]
Per la grande forza della mia malattia la mia veste è cambiata, per la potenza spaventosa di Dio i suoi vestiti hanno perso ogni loro sembianza, pendendo attorno alla sua forma rimpicciolita, sciolta e svolazzante, più come un sacco che come un vestito; MI AVVOLGE COME IL BAVERO DELLA MIA GIACCA, no... [ Continua a leggere ]
Mi ha gettato nel fango, come prova del suo grande disprezzo, E IO SONO DIVENTATO COME POLVERE E CENERE, sia per l'aspetto della sua pelle che per la sporcizia che si era sparso addosso.... [ Continua a leggere ]
Io grido a te, e tu non mi ascolti, Dio agì come se non prestasse attenzione alle suppliche di Giobbe; MI ALZO IN PIEDI, E TU NON MI GUARDI, guardandolo fisso, invero, ma in quel modo distratto che gli fece perdere il peso del lamento di Giobbe.... [ Continua a leggere ]
Sei diventato crudele con me, il Signore ha cambiato la sua natura in quella di un aguzzino crudele; CON LA TUA MANO FORTE TI OPPONI A ME, facendogli guerra.... [ Continua a leggere ]
tu mi sollevi al vento, facendo di lui un giocattolo della tempesta; TU MI FAI CAVALCARE SU DI ESSA E DISSOLVI LA MIA SOSTANZA, dilaniandolo dalla ferocia della tempesta.... [ Continua a leggere ]
Perché so che tu mi porterai alla morte, o, "ritorno dalla polvere della morte", E ALLA CASA DESTINATA A TUTTI I VIVENTI, dove i vivi si radunano, un grido fiducioso in mezzo alla disperazione, aspettando con impazienza la risurrezione del morto.... [ Continua a leggere ]
Tuttavia, non stenderà la sua mano verso la tomba, anche se nella sua distruzione piangono, letteralmente: "Ma non è cadendo si tende la mano, nella distruzione si solleva una richiesta di aiuto?" Tali azioni sono l'espressione dell'impulso naturale e istintivo dell'uomo a salvarsi la vita se minacc... [ Continua a leggere ]
Non ho pianto per lui che era nei guai? La mia anima non era addolorata per i poveri? A colui che mostrava vera simpatia per i poveri ei miserabili nelle loro afflizioni non sarebbe certo negato questo spettacolo dell'istinto di autoconservazione, questa richiesta di aiuto!... [ Continua a leggere ]
Quando cercavo il bene, allora il male veniva in me, essendo questa un'altra ragione per cui la sua brama di aiuto doveva rimanere incontrastata; E QUANDO HO ASPETTATO LA LUCE, SONO VENUTE LE TENEBRE, non aveva altro che disgrazia da affrontare.... [ Continua a leggere ]
Le mie viscere ribollivano e non riposavano, a causa dell'intenso calore della febbre che lo divorava e dei tormenti della sua ansia; I GIORNI DI AFFLIZIONE ME LO IMPEDIRONO, gettandosi sulla sua strada, incontrandolo con tutta ferocia.... [ Continua a leggere ]
Andai a lutto senza sole, annerito, non dal calore del sole, ma in conseguenza della sua malattia; MI SONO ALZATO E HO PIANTO NELLA CONGREGAZIONE, lamentandomi ad alta voce per il dolore delle sue sofferenze.... [ Continua a leggere ]
Sono un fratello dei draghi, degli sciacalli del deserto in apparenza, E UN COMPAGNO DEI GUFI, degli struzzi del deserto.... [ Continua a leggere ]
La mia pelle è nera su di me, essendo diventata annerita dalla sua malattia, si è staccata dalla sua carne E LE MIE OSSA SONO BRUCIATE DAL CALORE, inaridite dal calore della sua malattia.... [ Continua a leggere ]
Anche la mia arpa, la lira, o cetra, o liuto, come strumento usato nelle occasioni gioiose, È MUTATA IN LUTTO E IL MIO ORGANO, essendo anche la canna uno strumento di gioia, NELLA VOCE DI COLORO CHE PIANGONO. Tutta la musica festosa e gioiosa, così espressiva dell'antica prosperità di Giobbe, tacque... [ Continua a leggere ]