Pertanto avverrà che quando il Signore avrà compiuto tutta la sua opera sul monte Sion e su Gerusalemme, essendo l'Assiria il suo strumento di castigo su coloro che aveva scelto per il suo popolo, e un residuo dei quali gli rimase fedele in generale apostasia e ora inchinato sotto la sua mano castigatrice, punirò il frutto del cuore robusto del re d'Assiria, l'orgoglio blasfemo che si mostrava nel suo vantarsi, e la gloria del suo aspetto, letteralmente, "l'alterigia dell'altezza dei suoi occhi", la descrizione che mostra la natura compiacente della sua presunta gloria.

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