Lo taglia dei cedri e prende il cipresso e l'avena, anzi, "Per avere il legno più pregiato, sceglie il timone e la quercia comune", entrambi distinti per l'eccellenza del loro legno, che rafforza per se stesso tra gli alberi della foresta, nutrendo con cura un tale albero tra i giganti della foresta; pianta un frassino, un abete o un cedro, e la pioggia lo nutre, in modo che, nel corso degli anni, raggiunga la sua giusta dimensione, la descrizione della lunga attesa tende a mostrare l'aspetto ridicolo dell'attività dell'idolatra.

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