Tutto ciò che toccherà la sua carne sarà santo (cfr v. 18); e quando ne sarà asperso il sangue su qualche indumento, laverai quello su cui fu asperso nel Luogo Santo. In questo caso la Legge era così severa che il sacerdote doveva far lavare l'abito del fedele prima che lasciasse il cortile del Santuario, nel caso in cui vi fosse spruzzato del sangue dell'animale sacrificale. L'intero animale con il suo sangue apparteneva al Signore, e nemmeno una goccia di quest'ultimo poteva portarla dal Santuario sulla veste del devoto.

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