v. 26. Colui che consuma il padre, lo aggredisce violentemente, lo insulta con le parole e forse anche con i fatti, e scaccia sua madre, rendendole insopportabile la vita nella propria casa, è un figlio che fa vergogna e reca biasimo, la sua condotta causa dolore ai suoi genitori non solo per il suo disprezzo della loro autorità, ma anche per il fatto che gli uomini punteranno loro il dito con disprezzo.

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità