Commento di Frederick Brotherton Meyer
1 Samuele 28:15-25
Ascoltando il suo stesso destino
Che ci fosse un'apparizione di Samuele non crea difficoltà, poiché come Mosè ed Elia potevano parlare con nostro Signore della "morte" che doveva essere compiuta a Gerusalemme, così Dio potrebbe aver permesso in modo speciale al profeta di parlare con Saul. Possiamo credere che queste sentenze siano state pronunciate tra loro, senza alcun aiuto da parte del medium. Dalle labbra del profeta non uscirono parole di conforto né di speranza. Niente poteva evitare la valanga di distruzione discendente. Come Saulo aveva seminato, così deve raccogliere; come era caduto, così doveva mentire.
Mentre il re sedeva su quel divano, che ricordi devono essergli passati per la mente! I primi giorni felici del suo regno, Iabes-Galaad, la lealtà del suo popolo. Poi vide come, passo dopo passo, quella maledetta gelosia di David lo avesse trascinato giù nella torbida corrente che ora lo stava portando a un suicidio. È uno degli spettacoli più pietosi della storia. Ma siamo avvertiti; vegliamo e preghiamo; proteggiamoci dalla prima piccola spaccatura nel liuto della vita!