Commento di Frederick Brotherton Meyer
1 Samuele 4:12-22
la gloria partì da Israele
Nonostante le loro grandi speranze, il disastro colse di nuovo le schiere di Israele. Nessun simbolo di Dio ci aiuterà, finché non avremo messo da parte i nostri idoli e messo a nudo i nostri cuori davanti a Lui.
Le cattive notizie viaggiarono rapidamente per il paese e ovunque portarono sgomento. La morte di Eli e quella di sua nuora furono tragedie, ma in ogni agio c'era un bel tocco di vera devozione alla santa causa di Dio. Il vecchio soccombette solo quando il messaggero raccontò della cattura dell'Arca; mentre la madre non poteva sottrarsi al suo svenimento di morte, neppure al grido del figlio, perché, con l'Arca, era passata la gloria del suo popolo.
Non possiamo noi tutti pregare per essere ugualmente devoti alla causa di Gesù Cristo, affinché le sue vittorie oi suoi ritardi possano toccarci fino in fondo? La gloria della nostra vita, come della Chiesa, dovrebbe consistere sempre nel possesso, non del simbolo, ma della presenza reale di nostro Signore, riconosciuto, venerato, amato e custodito nelle nostre più tenere emozioni.