Commento di Frederick Brotherton Meyer
2 Cronache 29:25-36
Sacrificio e Canto
Tra i consueti sacrifici successivi alla purificazione, l'olocausto occupava un posto di rilievo, in quanto espressivo di sincera e totale devozione a Dio. Nota che quando iniziò l'olocausto iniziò anche il canto. Il sacrificio di sé e l'abbandono del cuore e della vita a Dio portano sempre alla gioia. Prima la purificazione, poi il perdono e la cancellazione del peccato, e infine la riconsacrazione a Dio: questi sono i passi inevitabili che conducono l'anima dalle profondità della depressione alla gioia della salvezza di Dio.
È la vita egocentrica e autosufficiente che è miserabile. Nota quanto è contagiosa la gioia di Dio. Da Ezechia si estese al suo popolo e portò all'innalzamento dell'intera nazione. È interessante apprendere che questo felice scoppio di fervore religioso scaturì da una preparazione divina, che da tempo operava al di sotto della superficie della vita nazionale.