Commento di Frederick Brotherton Meyer
Ebrei 10:26-39
Attenti alle ricadute
Il peccato volontario qui richiamato non consiste in atti isolati, ma in un determinato corso d'azione, che persiste fino a che il desiderio stesso di una vita migliore si estingue e si spegne nell'anima.
Queste forti rimostranze erano necessarie in quei giorni di feroce persecuzione. Si adducono tre considerazioni, che sollecitano la fermezza: (1.) La punizione certa che deve seguire al rifiuto dei più grandi doni che Dio può fare, tanto più ricchi di qualsiasi cosa presentata sotto l'alleanza mosaica. (2.) Le sofferenze già patite, la cui ricompensa sarebbe perduta, se queste anime tormentate dovessero ora ritirarsi. (3.) Il prossimo avvento del Cristo, che non mancherà di risarcire i suoi fedeli servitori.
Poi ci viene ricordato che i giusti, coloro che sono stati accettati nell'Amato, vivono; cioè, possono trarre tutti i rinforzi della forza dell'anima e della pazienza di cui hanno bisogno, dal mondo invisibile ed eterno in cui Gesù attende di soccorrere e sostenere.