Commento di Frederick Brotherton Meyer
Genesi 31:22-42
la disputa tra Labano e Giacobbe
Questi capitoli offrono una visione straordinaria della tolleranza di Dio. Sapeva cosa c'era nel cuore di Giacobbe e poteva vederne tutta la debolezza e l'inganno. Non c'era un pensiero nel suo cuore o una parola sulla sua lingua, ma li conosceva del tutto. Eppure Dio ha gettato il mantello del perdono e della difesa attorno a quest'anima indegna, invitando Labano a non parlargli né nel bene né nel male. Infatti, in un libro successivo, ci viene detto: “Egli non ha visto l'iniquità in Giacobbe, né ha visto la perversità in Israele.
Non che il santo Dio non fosse a conoscenza dei tratti malvagi di Suo figlio, ma che si rifiutasse di soffermarsi su di essi, o di lasciarsi allontanare dai Suoi propositi di grazia. Rachel portava segretamente con sé i terafim, che negli anni successivi provocarono il male in tutta la casa, come vedremo. La “paura di Isacco” era sulle labbra di Giacobbe, ma troppo poco nel suo carattere e nei suoi dintorni!