Commento di Frederick Brotherton Meyer
Giona 4:1-11
la ristrettezza del profeta rimproverata
Questo capitolo segna un'era nello sviluppo della prospettiva del popolo ebraico. Qui, al suo pentimento, fu graziata una città pagana. Chiaramente Geova era il Dio, non solo degli ebrei ma anche dei gentili. Jonah, tuttavia, non ebbe piacere nella rivelazione. Si aggrappò all'amara ristrettezza del pregiudizio nazionale temendo che quando il suo stesso popolo avesse ricevuto la notizia del pentimento e della liberazione di Ninive, sarebbe stato incoraggiato nel suo ostinato rifiuto della legge di Dio.
Quante volte Dio mette le zucche nella nostra vita per rinfrescarci con la loro squisita vegetazione e per ricordarci il Suo amore premuroso! La nostra frenesia e petulanza non sono barriere alla Sua tenera misericordia. L'appassimento della zucca estorse amari rimproveri al profeta che avrebbe assistito alla distruzione di Ninive senza una lacrima. Non si rendeva conto che per Dio Ninive era tutto, e molto di più, di quanto lo fosse la zucca per lui.
Notare l'estrema bellezza del verso conclusivo: La permanenza della città contrastava con la fragilità della zucca! La responsabilità di Dio per Ninive, che Egli aveva fatto crescere! La preziosità per Lui, non solo dei maturi, ma dei bambini e del bestiame!