Commento di Frederick Brotherton Meyer
Giovanni 19:10-17
il rifiuto del re
L'orgoglio di Pilato fu toccato da quel silenzio. Nella sua risposta nostro Signore si riferisce alla responsabilità relativa di coloro che hanno condiviso la sua condanna. Era come se dicesse: "Per quanto grande sia il tuo peccato, perdendo la tua posizione, è meno del peccato di coloro che mi hanno messo in tuo potere". Pilato allora si accorse della spira del male in cui era stato catturato. Aveva a che fare con una questione che toccava l'invisibile e l'eterno, ma la minaccia di denunciarlo a Cesare lo riportò improvvisamente agli aspetti terreni e umani del caso.
Con malcelata irritazione adottò la fraseologia dei sacerdoti e gridò: Ecco il tuo re! I Giudei toccarono il più basso abisso del degrado quando, calpestando il loro orgoglio nazionale, gridarono: Non abbiamo re all'infuori di Cesare! Pilato firmò i documenti necessari e si ritirò nel suo palazzo per essere stato lui stesso condannato.