Commento di Frederick Brotherton Meyer
Giovanni 20:11-18
la gioia della risurrezione
Maria pianse con disperato dolore, senza pensare che Gesù fosse risorto, e ansiosa solo di mettere al sicuro il corpo del suo caro Maestro e Amico. È perché conosciamo così poco il significato interiore degli eventi che stanno accadendo intorno a noi, sotto la mano di Dio, che piangiamo così amaramente. Ciò che supponiamo di aver perso è davvero a portata di mano e ciò che consideriamo disastroso fa parte del processo progettato per irradiare le nostre vite per sempre.
Nel suo dolore Maria scambiò Gesù per il giardiniere, ma chi può dire che si sbagliava di grosso? perché sicuramente Gesù è il Custode della Chiesa, che può essere giustamente paragonata a un giardino. In quel momento vi era entrato per sollevare un fiore cadente. Ha riconosciuto l'intonazione della sua voce, perché la parola è sempre una rivelazione. Nella risurrezione sentiremo di nuovo toni che non sentivamo dall'infanzia.
In Giovanni 20:17 le donne ricevono la massima autorità per agire come evangelizzatrici. Dicano loro la lieta novella di un amore che è più forte della morte e che passa attraverso la morte immutato e immutato. I nostri amati ci aspettano nel giardino del Paradiso. Li ascolteremo e li vedremo e saremo con loro per sempre.