la moltitudine soddisfatta del cibo

Giovanni 6:1-14

In questo capitolo abbiamo un'ulteriore illustrazione del metodo di Giovanni nello scegliere per il suo scopo i miracoli che sono diventati i testi dei discorsi di nostro Signore. Evidentemente queste moltitudini si erano radunate in viaggio verso Gerusalemme per celebrare la Pasqua; e l'imminenza di quella grande festa, quando i fedeli non solo sacrificarono ma presero l'agnello immolato, diede ragione a molte cose che nostro Signore disse dopo questo memorabile sfamamento della moltitudine.

Cristo spesso ci mette alla prova per vedere cosa diremo e faremo in presenza di schiaccianti difficoltà, ma conosce sempre la via d'uscita. Cominciamo subito a calcolare le nostre misere risorse ea confessarne l'inadeguatezza. Torniamo a spiegare che quando abbiamo fatto del nostro meglio, possiamo fornire molto poco. Poi interviene, deciso che tutti siano saziati, con un'ampia scorta avanzata.

Fa sedere comodamente i suoi ospiti sull'erba, perché c'è tempo in abbondanza, oltre che abbondanza di cibo, per un pasto felice e confortevole. Dobbiamo portargli quello che abbiamo, per quanto esile; deve entrare nel Suo grande piano e organizzare il popolo per il banchetto; deve distribuire il cibo e raccogliere i pezzi rotti. Il mondo deve essere nutrito dalla cooperazione di Cristo e della sua Chiesa.

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