Commento di Frederick Brotherton Meyer
Giovanni 6:15-21
Gesù porta la pace ai cuori turbati
La prova più conclusiva che nostro Signore non era un debole fanatico o entusiasta è data dal temperamento calmo che rifiutò l'impulso ansioso delle folle di farlo re. Qui si è ripetuta la tentazione del deserto; e solo uno che era pieno della determinazione incrollabile di fare la volontà di Dio, avrebbe potuto rifiutare questa scorciatoia all'impero messianico. Notate questi ritiri di nostro Signore nella calma della quiete della natura e nel seno di Dio. Se aveva bisogno di tali spazi di meditazione e di comunione indisturbati, sicuramente li abbiamo.
Sapeva quando spinse i discepoli sulla barca, che la notte sarebbe stata piena di tempesta, ma non esitò a esporli al suo pericolo; era consapevole della Sua capacità di volgere quella tempesta al massimo uso venendo in loro aiuto. Il suo avvento è spesso ritardato, ma arriva sempre. I ritardi non sono smentite. È vicino alla tempesta come se fosse già sulla barca. Le onde della tempesta sono il Suo sentiero.
Non avere paura! La gente si affrettò attraverso il lago al mattino presto, trasportata nelle barche che erano venute a prenderli; ma, come Gesù tristemente percepiva, il loro scopo era ricevere i suoi doni e non se stesso.