Commento di Frederick Brotherton Meyer
Levitico 26:21-46
Desolazione e prigionia per i testardi
Nonostante le immagini solenni e spaventose poste davanti a Israele in questi versetti, essi abbandonarono il Signore e servirono altri dèi. Così, portarono su di sé i duri giudizi minacciati contro di loro, consistenti in sconfitta, scarsità, bestie feroci, pestilenze e carestie, gli orrori dell'assedio e della desolazione, seguiti dalla dispersione ai quattro venti del cielo. Il libro dei Giudici illustra la prima, e la distruzione di Gerusalemme, raccontata da Giuseppe Flavio, l'ultima di queste piaghe.
Sotto la maledizione di questo capitolo, il popolo eletto sta soffrendo fino a quest'ora. Sparsi e spellati, sciupati ed emarginati, sono monumenti della veridicità di Dio alla Sua parola. Insegnano una lezione impressionante che le nazioni del mondo farebbero bene a porre a cuore. Si noti quella notevole espressione sull'accettazione della loro punizione, come condizione necessaria del perdono e della restaurazione. Vale sempre la stessa condizione.
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