Rapimento e servizio

Marco 9:2-29

Gli Apostoli erano stati rallegrati dalla promessa del Regno a venire. La luce trasfigurante che brillava dal volto di nostro Signore era diversa dallo splendore del volto di Mosè. Con Mosè la luce veniva dall'esterno e svaniva; ma con Cristo la luce brillava dall'interno. Sicuramente in quel momento avrebbe potuto tornare in cielo per la porta aperta, attraverso la quale erano passati i rappresentanti della Legge ei profeti; ma ha voltato le spalle alla gioia della casa del Padre, e ha posto il suo volto per sopportare la croce, per diventare, non solo l'esempio, ma il Redentore degli uomini.

Che contrasto tra quella scena alle pendici dell'Ermon, dove la gloria di Gesù era più luminosa delle nevi scintillanti intorno a Lui, e quella di sotto, dove il bambino indemoniato si contorceva per il dolore! Raffaello fa bene a raggruppare questi due episodi in un'unica immagine, perché qui ci viene mostrato che il dovere della Chiesa non è quello di costruire tabernacoli sul monte della visione, ma di farsi strada nei covi del crimine e della miseria e far fronte alle potenza di Satana.

La fede è il canale attraverso il quale passa il potere divino. La sua quantità è meno importante della sua qualità. Può essere minuto come un granello di senape, ma, come esso, deve contenere il principio della vita.

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