Commento di Frederick Brotherton Meyer
Osea 13:15-16
"Curerò il loro errore"
Il profeta qui saccheggia il mondo della natura in cerca di frasi sufficientemente espressive dei suoi trasporti di gioia. Il mondo intero sembra messo sotto contributo per manifestare l'amore di Dio. La dolce rugiada, la ricca veste del giglio, gli alti speroni e le radici della catena del Libano, i rami sparsi dell'olivo, il soffio fragrante del vento carico del profumo della terra, il grano dorato maturo per la falce, il profumo delle vigne: ecco le immagini di cui brulica l'ispirata fantasia del profeta.
Ma quanto profondamente ci attrae il capitolo! Le stesse parole che adotterebbero i prodighi di ritorno sono stabilite. Quando torniamo, sentiamo la voce divina che ci assicura che i nostri errori saranno guariti, che non c'è rabbia e solo amore, e che Dio stesso sarà la linfa della nostra vita fruttifera. Nostro Padre vuole che si capisca chiaramente che queste promesse non appartengono solo a Israele, ma a tutti coloro che le accetteranno.