Nella storia ora registrata si vede Dio agire in giudizio. La malattia del figlio di Geroboamo fu il primo colpo di punizione e in relazione ad essa il profeta Ahia pronunciò la condanna dell'uomo che aveva peccato così gravemente.

In nome di Dio gli ricordò, tramite sua moglie, che la sua esaltazione al potere era avvenuta per atto di Dio, e dichiarò che, a causa del suo peccato, lui e tutti i suoi sarebbero stati spazzati via.

Nel frattempo peccava anche il regno meridionale di Giuda. Così così rapidamente dopo David la nazione. Era intriso di idolatria e non riuscì assolutamente a portare alle nazioni circostanti la testimonianza della purezza del governo divino, sebbene tale testimonianza costituisse lo scopo stesso per cui la nazione era stata creata.

Non riuscire a realizzare il proposito di Dio è sempre peggio che essere semplicemente inutili. Popoli impenitenti a causa del fallimento degli eletti diventano un flagello nelle mani di Dio. Questo si vede nell'invasione e spoliazione di Giuda da parte di Shishak. Il grande principio pronunciato molto tempo dopo da Cristo si vede qui nel suo operare. Il sale che perde il suo sapore viene scagliato, per essere calpestato dagli uomini, la cui corruzione avrebbe dovuto impedire.

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