Esposizione di G. Campbell Morgan
1 Samuele 7:1-17
L'Arca trovò temporaneamente il suo luogo di riposo a Ghibeah, nella casa di Abinadab. Un periodo buio di vent'anni è passato senza registrazioni dettagliate. Sembrerebbe che durante tutto quel tempo Israele fosse sotto il dominio filisteo, senza un preciso centro di culto; poiché mentre l'Arca riposava nella casa di un individuo, il Tabernacolo fu con ogni probabilità smantellato.
Durante questo periodo Samuele stava avanzando dalla giovinezza all'età adulta e si stava avvicinando all'ora della sua guida. Questo periodo è stato inaugurato dal lamento del popolo dopo Dio. Ne approfittò Samuele, chiamandoli a tornare a Lui e scacciare tutti gli dèi estranei.
Obbedirono e poi furono convocati a Mizpa. Qui, per un diretto intervento divino, il potere della Filistea fu spezzato e le sue città furono restituite a Israele. Qui Samuele eresse un altare e lo chiamò Ebenezer.
Questa era una grande parola pronunciata all'udito del popolo: "Finora Geova ci ha aiutato". Il "finora" comprendeva tutto ciò attraverso il quale erano passati, non solo le vittorie, ma anche la disciplina e la sofferenza. Quest'uomo di chiara visione riconobbe sia il fatto del governo divino che il suo metodo benefico. Geova li aveva aiutati attraverso il castigo al dolore per il peccato, e attraverso tale lamento alla libertà dall'oppressione.