Il quarto discorso di Mosè esortava il popolo ad essere fedele all'Alleanza, i cui termini erano stati dati e sono registrati nel capitolo precedente. Va ricordato con attenzione che il primo versetto del capitolo ventinove nella nostra disposizione è l'ultimo del capitolo ventotto nella Bibbia ebraica. L'affermazione, "Queste sono le parole del patto", si riferisce a ciò che era già stato pronunciato.

In questo modo particolarmente appellandosi a loro, Mosè si riferì per la prima volta alla liberazione del Signore per loro, operata in passato (versetti 2\-9)\-dall'Egitto, durante le esperienze nel deserto, e nel giorno della battaglia alla vigilia della loro venuta in possesso.

Il suo appello era rivolto a tutte le classi della comunità\-ai governanti, al popolo, agli uomini, alle donne, ai bambini, e anche ai servi. Non ci doveva essere scampo e nessuna scusa.

Poi, con parole vivide e ardenti, descrisse quale doveva essere il risultato della violazione del Patto. Riconoscendo l'imperfezione del popolo e la sua incapacità di apprezzare in ogni momento i metodi del governo divino, enunciava un principio di grande importanza e di perpetua applicazione, dichiarando che le cose segrete o misteriose o nascoste appartengono a Dio, mentre le cose rivelate erano per loro e per i loro figli.

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