Esposizione di G. Campbell Morgan
Efesini 4:1-32
L'apostolo procedette subito ad applicare questa grande dottrina alla vita presente della Chiesa. Dalla vocazione celeste passò alla condotta terrena. La questione di prima importanza è il mantenimento dell'unità dello Spirito. Viene poi dichiarato il fatto di tale unità. «C'è un solo corpo e un solo Spirito»; la funzione dello strumento così descritto si rivela nelle parole «una sola speranza della tua vocazione.
Ha poi mostrato come si crea l'unità: «un solo Signore», l'Oggetto della fede; «una sola fede», centrata nell'unico Signore; «un solo battesimo», quello dello Spirito. Il grande risultato è «un solo Dio e Padre di tutti, che è sopra tutto, e attraverso tutto, e in tutto».
Il Cristo asceso ricevette doni e li elargiva "per il perfezionamento dei santi nell'opera del ministero, nell'edificazione del corpo di Cristo".
Dopo aver fatto riferimento all'ascensione di Cristo, l'apostolo collegò quell'ascensione alla sua discesa. Questi cristiani sono chiamati al mantenimento dell'unità, e si dichiara poi come ciascuno sia attrezzato per tale obbedienza. A ciascuno viene fornita una grazia sufficiente, finché tutti non raggiungano la pienezza della statura di Cristo.
Per realizzare queste cose ci deve essere un allontanamento assoluto dal vecchio modo di vivere nell'accettare il nuovo. In una serie di otto notevoli contrasti l'apostolo mostrò la differenza tra il vecchio e il nuovo. Per adempiere a queste ingiunzioni, viene solennemente incaricato: "Non contristate lo Spirito Santo di Dio". Mettere via tutte queste cose del vecchio è opera dello Spirito Santo, così come lo è anche la realizzazione nella vita e nel carattere delle cose del nuovo.
Se lasciamo che lo Spirito segua la Sua via, troveremo che queste cose malvagie appassiscono e muoiono, e sarà possibile, nella potenza della nuova vita, obbedire alle ingiunzioni positive. Se, d'altra parte, ci aggrappiamo e ci abbandoniamo alle cose condannate, causeremo dolore al grande Abitante.