Il Libro si apre con il racconto della preparazione del profeta, e si divide in due sezioni, la prima descrive le visioni che vide, e la seconda la voce che udì.

I versetti Ez 1:2-3 di questo capitolo, che in realtà sono tra parentesi, possono essere trattati come un frontespizio. Questo dà la data, afferma che la parola gli è venuta espressamente, e indica il luogo in cui vide le visioni e udì la voce.

Le visioni erano visioni inclusive di Dio. Hanno proceduto in quattro manifestazioni. Il primo era di una nuvola spazzata in vista da un vento tempestoso, circondata da splendore, e continuamente lampeggiante di gloria. Il secondo era di quattro vivi usciti in mezzo a questo fuoco, che si muovevano in unità ritmica. Il terzo era di ruote che giravano in armonia tra loro e in cooperazione con i movimenti dei vivi.

Il quarto era, in primo luogo, di un firmamento, che sovrastava l'attività incessante dei viventi. Sopra il firmamento si udì una voce, e poi si vide la somiglianza di un trono, e, infine, si manifestò una Persona della natura del fuoco, circondata da una gloria come quella dell'arcobaleno, Alla presenza della gloria manifesta Ezechiele cadde a faccia in giù. Il mistero stesso delle visioni parlava della terribilità del Dio con cui aveva a che fare, e le loro forme suggerivano maestà, ordine, attività e personalità.

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