Passando al Tempio vero e proprio, il profeta lo ritrasse prima dall'esterno, descrivendo il Tempio vero e proprio, con il suo Luogo Santo, e Santo dei Santi, poi le camere laterali; e, infine, un altro fabbricato separato, che termina con le dimensioni generali della corte interna, dei corpi di fabbrica e del fabbricato separato.

Questa è stata seguita da una descrizione della lavorazione del legno all'interno e dei suoi ornamenti. I tecnicismi sono difficili da seguire, ma è chiaro che l'effetto generale della bella opera era di cherubini e palme, che simboleggiavano la perfezione dell'apprezzamento spirituale e del benessere materiale.

È interessante notare i due tipi di vita rappresentati dai due volti dei cherubini, uno di uomo e l'altro di giovane leone. Interpretato dal precedente simbolismo della profezia, questo suggeriva la perfetta realizzazione della vita creata e il suo perfetto esercizio nel dominio regale.

Sia il Luogo Santo che il Più Santo di tutti erano entrati da porte a due ante, ciascuna delle quali era di nuovo divisa, rendendole quelle che chiameremmo porte a libro. Anche questi erano adornati con cherubini e palme.

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