In questo capitolo abbiamo un resoconto semplice e diretto della dispersione dei figli di Noè e delle loro famiglie dopo il diluvio. I discendenti di Iafet si spostarono verso le isole o le coste. I discendenti di Cam si spostarono verso le pianure di Sennaar e da lì in poi. I discendenti di Sem si spostarono verso la regione montuosa dell'oriente.

Non è possibile oggi definire molto chiaramente geograficamente i distretti occupati dai vari discendenti di Noè.

Ciò che è chiaro, tuttavia, e da osservare attentamente è che i loro movimenti erano sotto la diretta guida divina, anche se potevano non esserne consapevoli. Gli etnologi cristiani affermano ancora che tutte le razze di oggi possono essere ricondotte a queste origini rivelate.

Questo capitolo trova interpretazione, in una certa misura, nel discorso di Paolo sul colle di Marte in cui dichiarava che Dio «ha costituito una sola ogni nazione di uomini per abitare su tutta la faccia della terra, avendo stabilito le loro stagioni stabilite, e il confini della loro abitazione».

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità