La seconda metà del Libro di Giosuè riguarda l'insediamento del popolo nella terra promessa. Dean Stanley dice: "Nel Libro di Giosuè abbiamo quello che senza offesa può essere chiamato Il Libro di Domesday della Conquista di Canaan". Dieci capitoli di quel libro sono dedicati a una descrizione del paese in cui non solo sono stabiliti i suoi caratteri generali e confini, ma i nomi e le situazioni delle sue città e villaggi enumerati con la precisione dei termini geografici che incoraggia, e quasi obbliga una minuziosa indagine».

Non rientra negli scopi di questo libro seguire un'indagine così minuziosa, ma lo studioso del Libro di Giosuè lo desidererà sicuramente, con l'aiuto di mappe. Dobbiamo, tuttavia, osservare la relazione di tutto questo con il movimento generale. Ormai sui novant'anni, a Giosuè fu ricordato che la conquista non era affatto finita. C'era ancora molta terra da possedere. Affinché il popolo eletto potesse completare la conquista e possedere perfettamente la terra, ora doveva essere divisa tra loro, in modo che l'intera area fosse coperta. A questo proposito è stato ratificato il provvedimento già preso per le due tribù e mezzo a est del Giordano.

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