Giovanni 16:1-33
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18 Dicevano dunque: che cos'è questo
19 Gesù conobbe che lo volevano interrogare, e disse loro:
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29 I suoi discepoli gli dissero: Ecco, adesso tu parli apertamente e non usi similitudine.
30 Ora sappiamo che sai ogni cosa, e non hai bisogno che alcuno t'interroghi; perciò crediamo che sei proceduto da Dio.
31 Gesù rispose loro:
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In tutti questi discorsi nostro Signore preparava i suoi discepoli a tutto ciò che vedeva venire da loro. Disse loro che avrebbero avuto dolore derivante dalla loro sofferenza. Per questo era necessario che avessero il Consolatore, ed Egli poteva venire solo dopo la partenza corporea del Signore stesso.
Il mondo era ancora nel cuore di Gesù, ed Egli disse ai Suoi discepoli in termini molto chiari quale sarebbe stato l'ufficio dello Spirito nel mondo. Per raccogliere l'insegnamento, vediamo che la testimonianza dello Spirito deve interessarsi interamente a Cristo e convincere il mondo del peccato, della rettitudine e del giudizio. Quanto ai Suoi, il Consolatore li guiderà nella verità e nella perfetta conoscenza di Cristo stesso. Qui vediamo che hanno mostrato la loro ignoranza, non capendo cosa intendesse con "un po' di tempo". Questo, con grande pazienza, Egli interpretò loro.
Nella parte conclusiva del suo discorso, nostro Signore disse loro che aveva parlato in proverbi, ma senza dubbio, riferendosi ancora al prossimo Consolatore, dichiarò che d'ora in poi stava parlando loro chiaramente del Padre. Tutto si concludeva con le auguste parole: "Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ancora lascio il mondo e vado al Padre". In quelle frasi abbiamo una dichiarazione di tutto il progresso redentore del Figlio di Dio. Dal Padre nel mondo; dal mondo al Padre.