Giovanni 6:1-71
1 Dopo queste cose, Gesù se ne andò all'altra riva del mar di Galilea, ch'è il mar di Tiberiade.
2 E una gran moltitudine lo seguiva, perché vedeva i miracoli ch'egli faceva sugl'infermi.
3 Ma Gesù salì sul monte e quivi si pose a sedere co' suoi discepoli.
4 Or la Pasqua, la festa dei Giudei, era vicina.
5 Gesù dunque, alzati gli occhi e vedendo che una gran folla veniva a lui, disse a Filippo:
6 Diceva così per provarlo; perché sapeva bene quel che stava per fare.
7 Filippo gli rispose: Dugento denari di pane non bastano perché ciascun di loro n'abbia un pezzetto.
8 Uno de' suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro, gli disse:
9 V'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cosa sono per tanta gente?
10 Gesù disse:
11 Gesù quindi prese i pani; e dopo aver rese grazie, li distribuì alla gente seduta; lo stesso fece de' pesci, quanto volevano.
12 E quando furon saziati, disse ai suoi discepoli:
13 Essi quindi li raccolsero, ed empiron dodici ceste di pezzi che di que' cinque pani d'orzo erano avanzati a quelli che avean mangiato.
14 La gente dunque, avendo veduto il miracolo che Gesù avea fatto, disse: Questi è certo il profeta che ha da venire al mondo.
15 Gesù quindi, sapendo che stavan per venire a rapirlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, tutto solo.
16 E quando fu sera, i suoi discepoli scesero al mare;
17 e montati in una barca, si dirigevano all'altra riva, verso Capernaum. Già era buio, e Gesù non era ancora venuto a loro.
18 E il mare era agitato, perché tirava un gran vento.
19 Or com'ebbero vogato circa venticinque o trenta stadi, videro Gesù che camminava sul mare e s'accostava alla barca; ed ebbero paura.
20 Ma egli disse loro:
21 Essi dunque lo vollero prendere nella barca, e subito la barca toccò terra là dove eran diretti.
22 La folla che era rimasta all'altra riva del mare avea notato che non v'era quivi altro che una barca sola, e che Gesù non v'era entrato co' suoi discepoli, ma che i discepoli eran partiti soli.
23 Or altre barche eran giunte da Tiberiade, presso al luogo dove avean mangiato il pane dopo che il ignore avea reso grazie.
24 La folla, dunque, quando l'indomani ebbe veduto che Gesù non era quivi, né che v'erano i suoi discepoli, montò in quelle barche, e venne a Capernaum in cerca di Gesù.
25 E trovatolo di là dal mare, gli dissero: Maestro, quando se' giunto qua?
26 Gesù rispose loro e disse:
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28 Essi dunque gli dissero: Che dobbiam fare per operare le opere di Dio?
29 Gesù rispose e disse loro:
30 Allora essi gli dissero: Qual segno fai tu dunque perché lo vediamo e ti crediamo? Che operi?
31 I nostri padri mangiaron la manna nel deserto, com'è scritto: Egli diè loro da mangiare del pane venuto dal cielo.
32 E Gesù disse loro:
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34 Signore, dacci sempre di codesto pane.
35 Gesù disse loro:
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41 I Giudei perciò mormoravano di lui perché avea detto:
42 E dicevano: Non è costui Gesù, il figliuol di Giuseppe, del quale conosciamo il padre e la madre? Come mai dice egli ora:
43 Gesù rispose e disse loro:
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52 I Giudei dunque disputavano fra di loro, dicendo: Come mai può costui darci a mangiare la sua carne?
53 Perciò Gesù disse loro:
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59 Queste cose disse Gesù, insegnando nella sinagoga di Capernaum.
60 Onde molti dei suoi discepoli, udite che l'ebbero, dissero: Questo parlare è duro; chi lo può ascoltare?
61 Ma Gesù, conoscendo in se stesso che i suoi discepoli mormoravan di ciò, disse loro:
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65 E diceva:
66 D'allora molti de' suoi discepoli si ritrassero indietro e non andavan più con lui.
67 Perciò Gesù disse ai dodici:
68 Simon Pietro gli rispose: Signore, a chi ce ne andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna;
69 e noi abbiam creduto e abbiam conosciuto che tu sei il Santo di Dio.
70 Gesù rispose loro:
71 Or egli parlava di Giuda, figliuol di Simone Iscariota, perché era lui, uno di quei dodici, che lo dovea tradire.
L'intero capitolo registra davvero le cose risultanti dal conflitto registrato nel precedente. Dopo aver attraversato il mare, Gesù sfamò prima la moltitudine, ed essi, innamorati della sua capacità, tentarono di prenderlo con la forza e di farlo re. Questo non lo permetterebbe. Mandando i suoi discepoli attraverso il mare, si ritirò sulla montagna. Seguì poi la meraviglia - registrata anche da Matteo e Marco - del suo placare la tempesta.
Così si vedrà che ritornò là dove era avvenuto il conflitto, e subito, in un discorso, rimproverò le persone per essere state attratte dalla meraviglia nel regno della materia mentre trascuravano i fatti spirituali profondi della vita. Subito gli chiesero un segno. Ha risposto alla loro richiesta offrendo loro se stesso come pane, il Pane della vita.
Questi uomini erano legati ai sensi. Non hanno compreso il suo significato. Continuando, insistette sulla supremazia dello spirituale, poiché, prendendo la manna come esempio, dichiarò: I vostri padri mangiarono e morirono" e, inoltre, "Questo... un uomo può mangiare... e non morire ."
Gli ebrei erano più che mai disorientati e litigavano tra loro. Di fronte a questa difficoltà, nostro Signore è andato ancora più lontano e ha parlato con un linguaggio mistico della necessità di bere il Suo sangue. La figura suggeriva una via nella vita attraverso la morte e il sacrificio.
Questo dispiegamento più completo lasciò perplessi i suoi stessi discepoli, per cui chiese: ve ne andreste anche voi?" Fu Pietro a rispondere: "Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna." Tuttavia, a questo punto alcuni suoi discepoli ruppero con Gesù.