Esposizione di G. Campbell Morgan
Isaia 41:1-29
Dopo aver così annunciato la maestà di Geova, il profeta procede a pronunciare il suo manifesto generale. Questo occupa il quarantuno e il quarantadue del capitolo. Nel capitolo quarantuno Geova sfida l'isola e il popolo ad avvicinarsi al giudizio, cioè a considerare ciò che ha da dire. Dichiara che Lui, e Lui solo ha suscitato dall'Oriente colui il cui progresso è vittorioso. Viene descritta la confederazione del popolo contro Ciro, e poi il profeta dichiara il proposito di pace di Geova per Israele.
Israele è il servitore scelto e custodito di Dio, sostenuto contro i nemici, e il profeta predice la restaurazione definitiva del popolo eletto. Ancora una volta sfida i nemici a dimostrare il loro potere con espressioni profetiche.
Infine Geova dichiara che è Lui che solo può suscitare il liberatore, o dichiarare in anticipo il fatto della Sua venuta. Tutto il movimento di questo capitolo è una sfida preparatoria alla presentazione del Servo di Dio. Ha lo scopo di mostrare che senza Geova il popolo non può conoscere il corso degli eventi, né può produrne uno abbastanza forte da operare la liberazione. Si apre con il comando di tacere alla presenza di Dio e si chiude con la dichiarazione della debolezza e della vanità di tutti coloro che si oppongono.