Esposizione di G. Campbell Morgan
Levitico 18:1-30
A questo punto nell'enunciazione delle leggi di separazione esse assumono un carattere leggermente alterato. Finora, le questioni fondamentali delle relazioni con Dio sono state la nota principale. Ora le abitudini della vita di separazione sono trattate in modo più particolare. Gli atti qui registrati riconoscono soprattutto i pericoli che circonderebbero queste persone a causa degli usi e costumi delle persone da cui sarebbero circondati nella terra.
In vista di questi, c'è stata prima una chiamata alla separazione in termini generali. Geova si affermò come il loro Dio e proibì chiaramente di conformare le loro azioni alle azioni dell'Egitto o di Canaan, accompagnando il comandamento con la promessa che, se gli avessero obbedito, avrebbero vissuto in tal modo.
Seguì poi la nomina di certe pratiche malvagie del popolo di queste terre, certi abomini che avevano maledetto l'intera vita dei popoli.
A questo proposito avviene una dichiarazione importantissima, che spiega il giudizio di Dio sul popolo di queste terre. È che la ragione di tale giudizio è da ricercare nella pratica di queste abominazioni con effetti terribili prodotti sui popoli, così che erano completamente corrotti. Tutto ciò sottolinea l'importanza capitale dell'insistenza sulla necessità che il popolo di Dio non sia egli stesso coinvolto da tali pratiche.