Luca 13:1-35
1 In quello stesso tempo vennero alcuni a riferirgli il fatto dei Galilei il cui sangue Pilato aveva mescolato coi loro sacrifici.
2 E Gesù, rispondendo, disse loro:
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6 Disse pure questa parabola:
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10 Or egli stava insegnando in una delle sinagoghe in giorno di sabato.
11 Ed ecco una donna, che da diciotto anni aveva uno spirito d'infermità, ed era tutta curvata e incapace di raddrizzarsi in alcun modo.
12 E Gesù, vedutala, la chiamò a sé e le disse:
13 E pose le mani su lei, ed ella in quell'istante fu raddrizzata e glorificava Iddio.
14 Or il capo della sinagoga, sdegnato che Gesù avesse fatta una guarigione in giorno di sabato, prese a dire alla moltitudine: Ci son sei giorni ne' quali s'ha da lavorare; venite dunque in quelli a farvi guarire, e non in giorno di sabato.
15 Ma il Signore gli rispose e disse:
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17 E mentre diceva queste cose, tutti i suoi avversari erano confusi, e tutta la moltitudine si rallegrava di tutte le opere gloriose da lui compiute.
18 Diceva dunque:
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20 E di nuovo disse:
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22 Ed egli attraversava man mano le città ed i villaggi, insegnando, e facendo cammino verso erusalemme.
23 E un tale gli disse: Signore, son pochi i salvati?
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31 In quello stesso momento vennero alcuni Farisei a dirgli: Parti, e vattene di qui, perché Erode ti vuol far morire.
32 Ed egli disse loro:
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Qualcuno ha portato a nostro Signore il resoconto di un avvenimento che sembrava suggerire che coloro che hanno subito la catastrofe si sono rivelati "peccatori soprattutto". Egli contraddiceva direttamente quella visione, ea tale proposito pronunciò la grande parabola del fico, rivelando i veri principi della vita.
Seguono tre ritratti a figura intera: di Gesù, nel suo atteggiamento verso questa donna; del sovrano e la sua obiezione; della donna stessa, figlia di Abramo sotto il potere del male.
Luca collega due parabole del Regno con la gioia della moltitudine per tutte le cose gloriose che furono fatte da Lui. La prima, la parabola dell'albero, insegna la crescita del Regno in una grande potenza; e la seconda, la parabola del lievito, la sua corruzione.
Passando sulla sua via, nostro Signore ha rasato che ci sono limiti alla misericordia divina, che ci saranno quelli che non potranno entrarvi. Saranno tali da essere operatori di iniquità. È solo contro tale che la porta è chiusa.
Questa verità è sottolineata dal Suo lamento su Gerusalemme.