Matteo 12:1-50
1 In quel tempo Gesù passò in giorno di sabato per i seminati; e i suoi discepoli ebbero fame e presero a svellere delle spighe ed a mangiare.
2 E i Farisei, veduto ciò, gli dissero: Ecco, i tuoi discepoli fanno quel che non è lecito di fare in giorno di sabato.
3 Ma egli disse loro:
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9 E, partitosi di là, venne nella loro sinagoga.
10 Ed ecco un uomo che avea una mano secca. Ed essi, affin di poterlo accusare, fecero a Gesù questa domanda: E' egli lecito far delle guarigioni in giorno di sabato?
11 Ed egli disse loro:
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13 Allora disse a quell'uomo:
14 Ma i Farisei, usciti, tennero consiglio contro di lui, col fine di farlo morire.
15 Ma Gesù, saputolo, si partì di là; e molti lo seguirono, ed egli li guari tutti;
16 e ordinò loro severamente di non farlo conoscere,
17 affinché si adempisse quanto era stato detto per bocca del profeta Isaia:
18 Ecco il mio Servitore che ho scelto; il mio diletto, in cui l'anima mia si è compiaciuta. Io metterò lo pirito mio sopra lui, ed egli annunzierà giudicio alle genti.
19 Non contenderà, né griderà, né alcuno udrà la sua voce nelle piazze.
20 Ei non triterà la canna rotta e non spegnerà il lucignolo fumante, finché non abbia fatto trionfar la iustizia.
21 E nel nome di lui le genti spereranno.
22 Allora gli fu presentato un indemoniato, cieco e muto; ed egli lo sanò, talché il mutolo parlava e vedeva.
23 E tutte le turbe stupivano e dicevano: Non è costui il figliuol di Davide?
24 Ma i Farisei, udendo ciò, dissero: Costui non caccia i demoni se non per l'aiuto di Beelzebub, principe dei demoni.
25 E Gesù, conosciuti i loro pensieri, disse loro:
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38 Allora alcuni degli scribi e dei Farisei presero a dirgli: Maestro, noi vorremmo vederti operare un segno.
39 Ma egli rispose loro:
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46 Mentre Gesù parlava ancora alle turbe, ecco sua madre e i suoi fratelli che, fermatisi di fuori, cercavano di parlargli.
47 E uno gli disse: Ecco, tua madre e i tuoi fratelli son la fuori che cercano di parlarti
48 Ma egli, rispondendo, disse a colui che gli parlava:
49 E, stendendo la mano sui suoi discepoli, disse:
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Questo capitolo racconta gli attacchi diretti a Cristo. Il primo era meschino e sciocco. È sulla questione del sabato. Il Maestro dona al suo popolo la vera concezione della santità del sabato. È stabilito, e rimane, perché "il Figlio dell'uomo è il Signore del sabato". "Quanto è meglio un uomo di una pecora? Perché, allora, salvare una pecora e trascurare un uomo?
Il secondo attacco è stato caratterizzato da un odio malizioso; era una negazione assoluta della sovranità di Dio. Satana è scacciato da Satana. L'assoluta follia della posizione si rivela nella risposta del Signore. Solo due forze sono all'opera nel mondo, la raccolta e la dispersione. Chi fa l'uno contraddice e ostacola l'altro. Belzebù e i demoni di cui è principe si stanno disfacendo, distruggendo, disperdendo! L'opera di Cristo è l'opposto, guarire, salvare, raccogliere.
Il terzo attacco fu una manifestazione di sprezzante incredulità. "Maestro, vedremmo un segno da te." Cristo ha rivelato la vera ragione della loro incredulità, "una generazione malvagia e adultera".
L'ultimo attacco sarebbe stato per Lui il più amaro di tutti. Marco ce ne dà uno spaccato che ci manca in Matteo Marco 3:21 ). Gli amici di Gesù, anche sua madre, sono così lontani dalla simpatia per Lui da crederLo pazzo e da desiderare di metterlo sotto controllo. Di ciò fa occasione per dichiarare la beatitudine del rapporto che gli hanno i sudditi del Regno.
Alcuni hanno erroneamente immaginato che il linguaggio del Signore qui manchi di rispetto a Sua madre, come se lo avesse addolorato. Questo è sicuramente perdere la verità più profonda nella Sua affermazione. Il rapporto con Lui in cui entrano coloro che fanno la volontà di Suo Padre è caro come quello di fratello, sorella e madre.