Matteo 16:1-28
1 Ed accostatisi a lui i Farisei e i Sadducei, per metterlo alla prova, gli chiesero di mostrar loro un segno dal cielo.
2 Ma egli, rispondendo, disse loro:
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5 Or i discepoli, passati all'altra riva, s'erano dimenticati di prender de' pani.
6 E Gesù disse loro:
7 Ed essi ragionavan fra loro e dicevano: Egli è perché non abbiam preso de' pani.
8 Ma Gesù, accortosene, disse:
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12 Allora intesero che non avea loro detto di guardarsi dal lievito del pane, ma dalla dottrina dei Farisei e de' Sadducei.
13 Poi Gesù, venuto nelle parti di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli:
14 Ed essi risposero: Gli uni dicono Giovanni Battista; altri, Elia; altri, Geremia o uno dei profeti. Ed egli disse loro: E voi, chi dite ch'io sia?
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16 Tu sei il Cristo, il Figliuol dell'Iddio vivente.
17 E Gesù, replicando, gli disse:
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20 Allora vietò ai suoi discepoli di dire ad alcuno ch'egli era il Cristo.
21 Da quell'ora Gesù cominciò a dichiarare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrir molte cose dagli anziani, dai capi sacerdoti e dagli scribi, ed esser ucciso, e risuscitare il terzo giorno.
22 E Pietro, trattolo da parte, cominciò a rimproverarlo, dicendo: Tolga ciò Iddio, Signore; questo non ti avverrà mai.
23 Ma Gesù, rivoltosi, disse a Pietro:
24 Allora Gesù disse ai suoi discepoli:
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Che fatto meraviglioso nella vita e nel ministero di Gesù è il Suo potere di sopprimere i poteri meravigliosi che possedeva. Non li ha mai usati se non nella saggezza e nell'amore divini. Con quanta facilità avrebbe potuto dare un segno che avrebbe sorpreso e sopraffatto. Sarebbe stato sprecato per quanto riguardava lo scopo della Sua vita e del Suo ministero, l'instaurazione del Regno dei cieli. Questo spiega la parola solenne rivolta ai discepoli che tardarono a comprendere: "Guardatevi dal lievito dei farisei e dei sadducei.
"Anche qui si nota la cecità di questi discepoli. Sembra proprio che i due miracoli dell'alimentazione li abbiano colpiti dell'importanza di prendere "pani", piuttosto che di stare con Cristo. Così gli uomini mettono l'accento nel posto sbagliato.
Ora il re è respinto! Ecco il primo accenno di una nuova partenza. Tutti i principi ei privilegi del Regno devono essere incarnati in una nuova società tra gli uomini, la Chiesa. La creazione della nuova società è il risultato del rifiuto degli uomini di accettare il Re. Quel rifiuto culminerà ora nella Croce. Quella Croce, quindi, deve essere la via della creazione della Chiesa. Così il Re comincia a parlare della sua prossima passione (versetto Mt 16,21).
Da ciò i suoi leali sudditi si ritraggono. Sono ancora sudditi solo del re. La saggezza e l'amore di Dio sono al di là della loro attuale comprensione, ed essi tremano e protestano. Perciò venne loro la parola cercatrice. I membri della Chiesa, coloro che Lo seguiranno d'ora in poi durante il periodo del Suo rifiuto, devono, in caso di necessità, farlo per la via della Croce. La migliore e unica preparazione è che dovrebbero rinnegare se stessi e andare loro stessi nel luogo della crocifissione. Da questo momento questi uomini furono stupiti, allontanati e seguiti lontano, finché a Pentecoste furono battezzati in una vitale unione con il loro Signore.