Matteo 22:1-46
1 E Gesù prese di nuovo a parlar loro in parabole dicendo:
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15 Allora i Farisei, ritiratisi, tennero consiglio per veder di coglierlo in fallo nelle sue parole.
16 E gli mandarono i loro discepoli con gli Erodiani a dirgli: Maestro, noi sappiamo che sei verace e insegni la via di Dio secondo verità, e non ti curi d'alcuno, perché non guardi all'apparenza delle persone.
17 Dicci dunque: Che te ne pare? E' egli lecito pagare il tributo a Cesare, o no?
18 Ma Gesù, conosciuta la loro malizia, disse:
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21 Gli risposero: Di Cesare. Allora egli disse loro:
22 Ed essi, udito ciò, si maravigliarono; e, lasciatolo, se ne andarono.
23 In quell'istesso giorno vennero a lui de' Sadducei, i quali dicono che non v'è risurrezione, e gli domandarono:
24 Maestro, Mosè ha detto: Se uno muore senza figliuoli, il fratel suo sposi la moglie di lui e susciti progenie al suo fratello.
25 Or v'erano fra di noi sette fratelli; e il primo, ammogliatosi, morì; e, non avendo prole, lasciò sua moglie al suo fratello.
26 Lo stesso fece pure il secondo, poi il terzo, fino al settimo.
27 Infine, dopo tutti, morì anche la donna.
28 Alla risurrezione, dunque, di quale dei sette sarà ella moglie? Poiché tutti l'hanno avuta.
29 Ma Gesù, rispondendo, disse loro:
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33 E le turbe, udite queste cose, stupivano della sua dottrina.
34 Or i Farisei, udito ch'egli avea chiusa la bocca a' Sadducei, si raunarono insieme;
35 e uno di loro, dottor della legge, gli domandò, per metterlo alla prova:
36 Maestro, qual è, nella legge, il gran comandamento?
37 E Gesù gli disse:
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41 Or essendo i Farisei raunati, Gesù li interrogò dicendo:
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46 E nessuno potea replicargli parola; e da quel giorno nessuno ardì più interrogarlo.
Le prime due parabole contenevano la storia della nazione ebraica fino all'uccisione del Figlio. Questo è profetico. Presenta il peccato di questo popolo alla luce del giorno della grazia. Il re invia prima i suoi messaggeri "per chiamare coloro che sono stati invitati". "Non sarebbero venuti." Viene lanciato un secondo appello: la missione dello Spirito Santo attraverso gli apostoli. Di questo il popolo fece luce. Ciascuno andava all'interesse materiale del momento, alla sua fattoria, alla sua merce.
L'unica attenzione che prestavano ai messaggeri era perseguitarli e ucciderli. Poi vennero gli eserciti del re e la città fu distrutta. Entro quarant'anni dalla crocifissione di Gesù questo si è letteralmente adempiuto.
Poi abbiamo una nuova partenza da parte dei nemici del re nei loro metodi di attacco. Si sforzarono di intrappolarlo nei Suoi discorsi. Hanno proposto tre domande:
1. Una questione semi-politica.
2. Una questione che coinvolge una grande disputa dottrinale.
3. Una domanda che tocca la moralità.
Nelle Sue risposte Gesù manifestò in maniera meravigliosa la Sua perfetta familiarità con tutti i rapporti della vita qui e nell'aldilà, e rivelò l'ignoranza e la malvagità dei Suoi interlocutori:
1. Il dovere verso Cesare esiste ed è condizionato alla responsabilità verso Dio.
2. Le condizioni del mondo spirituale non possono essere misurate da condizioni materiali.
3. Queste sono le parole più grandi della legge che includono tutto il resto.
Poi, con una domanda sorprendente, rivelò la loro ignoranza dei misteri della loro stessa scrittura e della loro storia.