Salmi 17:1-15
1
2 Dalla tua presenza venga alla luce il mio diritto, gli occhi tuoi riconoscano la rettitudine.
3 Tu hai scrutato il mio cuore, l'hai visitato nella notte; m'hai provato e non hai rinvenuto nulla; la mia bocca non trapassa il mio pensiero.
4 Quanto alle opere degli uomini, io, per ubbidire alla parola delle tue labbra, mi son guardato dalle vie de' violenti.
5 I miei passi si son tenuti saldi sui tuoi sentieri, i miei piedi non han vacillato.
6 Io t'invoco, perché tu m'esaudisci, o Dio; inclina verso me il tuo orecchio, ascolta le mie parole!
7 Spiega le maraviglie della tua bontà, o tu che con la tua destra salvi quelli che cercano un rifugio contro ai loro avversari.
8 Preservami come la pupilla dell'occhio, nascondimi all'ombra delle tue ali
9 dagli empi che voglion la mia rovina, dai miei mortali nemici che mi circondano.
10 Chiudono il loro cuore nel grasso, parlano alteramente colla lor bocca.
11 Ora ci attorniano, seguendo i nostri passi; ci spiano per atterrarci.
12 Il mio nemico somiglia ad un leone che brama lacerare, ad un leoncello che s'appiatta ne' nascondigli.
13 Lèvati, o Eterno, vagli incontro, abbattilo; libera l'anima mia dall'empio con la tua spada;
14 liberami, con la tua mano, dagli uomini, o Eterno, dagli uomini del mondo la cui parte è in questa vita, e il cui ventre tu empi co' tuoi tesori; hanno figliuoli in abbondanza, e lasciano il resto de' loro averi ai loro fanciulli.
15 Quanto a me, per la mia giustizia, contemplerò la tua faccia, mi sazierò, al mio risveglio, della tua sembianza.
Si ammette generalmente che questo salmo sia strettamente legato al precedente. C'è un'evidente somiglianza di prospettiva. In ogni caso il cantante dichiara la sua astensione dalla complicità con uomini empi. In entrambi i salmi si fa appello a Dio e l'ultima speranza dell'anima è una più piena comunione con Lui. Tuttavia, naturalmente, l'impressione principale del confronto è il contrasto. Nel primo, il pericolo è menzionato incidentalmente. Qui è descritto ed è l'occasione dell'effusione dell'anima.
I due esercizi del sacerdozio sono esemplificati nei salmi. Nella prima vengono offerti i sacrifici di lode. In questo vengono presentate le petizioni di bisogno. In primo luogo, il motivo di ricorso è la rettitudine di cuore, parola e azione del cantante. Quindi si sposta in un altro e più alto regno, la fiducia del cantante in Dio. È noto per essere Colui che salva la fiducia. La coscienza della sua tenerezza appare nelle espressioni usate:
Tienimi come la pupilla dell'occhio; Nascondimi all'ombra delle tue ali.
Dopo una descrizione dell'immediato pericolo, il cantante chiede nuovamente aiuto e il canto si conclude con l'espressione di sicura benedizione e la dichiarazione dell'unica e piena soddisfazione.