Salmi 4:1-8
1 Al Capo de' musici. Per strumenti a corda. Salmo di Davide. Quand'io grido, rispondimi, o Dio della mia giustizia; uand'ero in distretta, tu m'hai messo al largo; abbi pietà di me ed esaudisci la mia preghiera!
2 Figliuoli degli uomini, fino a quando sarà la mia gloria coperta d'obbrobrio? Fino a quando amerete vanità e andrete dietro a menzogna? Sela.
3 Sappiate che l'Eterno s'è appartato uno ch'egli ama; l'Eterno m'esaudirà quando griderò a lui.
4 Tremate e non peccate; ragionate nel cuor vostro sui vostri letti e tacete. Sela.
5 Offrite sacrifizi di giustizia, e confidate nell'Eterno.
6 Molti van dicendo: Chi ci farà veder la prosperità? O Eterno, fa' levare su noi la luce del tuo volto!
7 Tu m'hai messo più gioia nel cuore che non provino essi quando il loro grano e il loro mosto abbondano.
8 In pace io mi coricherò e in pace dormirò, perché tu solo, o Eterno, mi fai abitare in sicurtà.
Questa è una canzone della serata. Le circostanze generali da cui sorge sono le stesse del salmo precedente. Ora, però, il giorno in cui il cantante ha marciato con fiducia è finito. Le prove della tensione sono evidenti, eppure il pensiero dominante è di vittoria conquistata e fiducia aumentata.
Le parole iniziali costituiscono una petizione in mezzo alla quale il cantore dichiara che Dio lo ha liberato. Si rivolge ai «figli degli uomini», a coloro che, secondo il suo salmo mattutino, dichiaravano: Non c'è aiuto per lui in Dio.
Ora chiede loro per quanto tempo trasformeranno la Sua gloria in disonore, 'amare la vanità' e 'cercare la menzogna'. Le esperienze di un altro giorno gli permettono di dichiarare che Geova è grande. Li avverte di 'stare in soggezione', a pensarci bene, e' stare fermi".
La testimonianza si fonde in un appello a coloro che non conoscono Geova. Sono pessimisti, insoddisfatti nel bel mezzo della vita, e chiedono: chi ci mostrerà del bene?
In base alla sua esperienza della bontà di Geova, afferma di aver trovato gioia più degli uomini che si sono trovati in circostanze di prosperità materiale. Il canto si conclude con parole che respirano il suo profondo contenuto, In pace mi stenderò e dormirò... e il motivo è che sebbene sia solo, o in solitudine, Geova lo fa dimorare al sicuro.