Salmi 70:1-5
1 Per il Capo de' musici. Di Davide; per far ricordare.} Affrettati, o Dio, a liberarmi! O Eterno, affrettati in mio aiuto!
2 Sian confusi e svergognati quelli che cercano l'anima mia! Voltin le spalle e sian coperti d'onta quelli he prendon piacere nel mio male!
3 Indietreggino, in premio del loro vituperio, quelli che dicono: Ah! Ah!
4 Gioiscano e si rallegrino in te, tutti quelli che ti cercano; e quelli che amano la tua salvezza dicano del continuo: Sia magnificato Iddio!
5 Quanto a me son misero e bisognoso; o Dio, affrettati a venire a me; tu sei il mio aiuto e il mio liberatore, o Eterno, non tardare!
Questo breve salmo è un singhiozzo impetuoso di ansiosa sollecitudine. C'è poca tranquillità in esso. I nemici sono coinvolti in crudeli persecuzioni e scherni. Sembra che il cantante abbia sentito che la tensione stava diventando troppo per lui, e nel timore di essere sopraffatto grida ad alta voce che Dio si affretti alla sua liberazione. La fede del cantante è evidente nel fatto che grida a Dio, ed evidentemente non ha spazio nel suo cuore per mettere in dubbio la capacità di Dio di tenerlo. L'unica domanda è se gli aiuti arriveranno in tempo.
Non è il tipo più alto di fede che viene rivelato, ma siamo profondamente grati di trovare un tale canto in questo grande libro di poesia religiosa. A torto oa ragione, spesso arriviamo proprio a questi dubbi. Non esistono dubbi né sulla capacità di Dio, né sul Suo interesse e amore per noi, ma non ci sta mettendo alla prova oltre il potere della nostra resistenza? Lui non è; ma per momenti di terribile tensione sembra che lo fosse.
Allora ecco un salmo per tali giorni o ore. Prendiamolo e usiamolo, sapendo che Egli preferirebbe di gran lunga avere nel nostro canto l'espressione di un onesto interrogatorio piuttosto che qualsiasi affettazione di una fiducia non posseduta. Inoltre, preferirebbe avere da noi un tale canto piuttosto che il silenzio.