Esposizione di G. Campbell Morgan
Salmi 86:1-17
Questo salmo è peculiare in molti modi. La sua prima particolarità è che il nome di Dio che domina è Adonahy, o Signore, che indica la Signoria assoluta, e con l'uso del quale il cantante mostra il suo senso di sottomissione e lealtà. Il nome Geova è usato quattro volte, rivelando così il senso di Dio come Aiutante del cantore; e il nome Dio cinque volte, rivelando così la sua coscienza della potenza divina. Il senso supremo però è quello dell'autorità divina.
La prossima questione degna di nota è che mentre il salmo è un canto bello e consecutivo, è in gran parte composto da citazioni di altri salmi, rivelando così la familiarità del cantante con essi. I riferimenti nella versione rivista consentiranno al lettore di risalire a queste citazioni.
Infine, il salmo è unico nel suo metodo di sollecitare una petizione sulla base di un fatto noto. Questo si vede chiaramente se si nota l'uso della parola “per” (VV. Salmi 86:1, Salmi 86:7 ; Salmi 86,7 ; Salmi 86:10 ; Salmi 86,13).
Nei primi quattro versi i fatti sono quelli che indicano il suo atteggiamento verso Dio. Nei primi quattro versetti i fatti sono quelli che indicano il suo atteggiamento verso Dio. Negli ultimi quattro i fatti sono quelli che rivelano l'atteggiamento di Dio verso Dio. Negli ultimi quattro i fatti sono quelli che rivelano l'atteggiamento di Dio verso di lui. La rivelazione per noi è quella del vero approccio a Dio nel momento del bisogno. Questo deve essere basato sulla nostra relazione di assoluta sottomissione a Lui. Deve essere espresso in armonia con i desideri spirituali espressi dalla comunione dei fedeli. Va sollecitato alla consacrazione e al coraggio.