Il commento di Peter Pett alla Bibbia
1 Corinzi 9:8-10
«Parlo queste cose alla maniera degli uomini? O anche la legge non dice lo stesso? Poiché sta scritto nella legge di Mosè: Non metterai la museruola al bue quando calpesta il grano. È per i buoi che Dio ha cura? O lo dice sicuramente per il nostro bene? Sì, per noi è stato scritto, perché chi ara deve arare nella speranza, e chi trebbia, nella speranza di partecipare».
Ma non è solo che può illustrarlo dalla vita di tutti i giorni, è anche dichiarato nelle Scritture. Non è solo l'uomo a confermare una tale situazione, ma Dio. Perché nella Legge di Mosè si dice: 'Non metterai la museruola al bue che schiaccia il grano' ( Deuteronomio 25:4 e vedi 1 Timoteo 5:18 ).
Sicuramente il principio che ne deriva è chiaro. Non si applica solo ai buoi, si applica a tutti coloro che lavorano. Così si applica agli operai del Vangelo. Colui che ara spiritualmente dovrebbe arare nella speranza di provvista, come fa l'aratore letterale, colui che trebbia spiritualmente dovrebbe trebbiare nella speranza di partecipare. Solleva seme, dovrebbe poter beneficiare del seme.
"È per i buoi che Dio si preoccupa?" Questa domanda non suggerisce che Dio non si prenda cura dei buoi. Varie leggi della Legge (i libri di Mosè, il Pentateuco) indicano che Egli si prende cura degli animali muti. La sua idea qui espressa è: 'È solo per i buoi che Dio si preoccupa?' Ciò che Paolo intende è, in ciò che ha detto si prende cura solo dei buoi, o la sua preoccupazione non raggiunge un campo più ampio, anche per gli esseri umani? Sì, certo, perché Dio ha cura degli esseri umani ancor più che dei buoi. Perciò è più necessario che se ne provveda quando si miete la messe spirituale.