Il destino finale di Acab è segnato ( 1 Re 22:1 ).

Come abbiamo visto, i profeti sono stati presenti durante tutto il regno di Acab, e qui compaiono fino alla fine. Achab non avrebbe mai potuto sostenere che non gli era stata data una possibilità. Dio gli ha dato molte possibilità. Ma alla fine anche il suo pentimento si è rivelato temporaneo, e in questo capitolo è tornato ai suoi vecchi modi increduli.

Come risultato delle maggiori finanze che erano affluite in Israele dopo la sconfitta di Benhadad, Acab era all'apice del suo potere e aveva portato la sua forza di carri a "duemila carri". Infatti sappiamo dai documenti assiri che nell'anno precedente (853 a.C.) Salmaneser III d'Assiria aveva attraversato l'Eufrate allo scopo di ottenere tributi, tra gli altri, dai piccoli stati aramei, e mentre rivendicava la vittoria a Qarqar era stato costretto a ritirarsi davanti a una coalizione di stati che aveva incluso Acab d'Israele, che aveva fornito "duemila carri e diecimila uomini".

La stessa iscrizione ci dice che Aram aveva fornito 1200 carri, 1200 cavalieri e 20.000 uomini. Ma sembrerebbe che Aram (Siria) fosse stata sufficientemente danneggiata nel fidanzamento da non rappresentare in questo momento una minaccia per Israele.

La storia inizia con la determinazione di Acab di riconquistare Ramoth-Galaad, una città della Transgiordania che era appartenuta a Israele ma era stata conquistata e detenuta dagli Aramei. E ha cercato un'azione congiunta tra Israele e Giuda per raggiungere quell'obiettivo. Giosafat re di Giuda era simpatico Sembrerebbe che Omri e Acab avessero riconosciuto la follia di combattere con Giuda e avessero invece stabilito relazioni amichevoli.

Acab consultò quindi un certo numero di palesemente falsi profeti per approvare l'impresa, ma essendo un re devoto Giosafat voleva l'approvazione di quello che considerava un vero profeta di YHWH e questo alla fine portò alla chiamata di Micaiah. Con dispiacere di Acab Micaiah profetizzò la vittoria, ma dichiarò che ottenendo quella vittoria Acab sarebbe stato ucciso. Di conseguenza Acab lo fece mettere sotto scorta fino al suo ritorno, affinché se, come si aspettava, la sua profezia si fosse rivelata sbagliata sarebbe stato punito. Ma il risultato fu proprio come aveva previsto Micaiah, e Acab restituì un moribondo solo perché il suo sangue fosse leccato dal suo carro dai cani spazzini di Samaria.

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