Il commento di Peter Pett alla Bibbia
2 Corinzi 6:11-18
Dopo aver confermato le proprie credenziali e il proprio modo di vivere, li supplica di allontanarsi da tutto ciò che potrebbe ostacolarli e per la loro uguale risposta piena ed esclusiva a Dio e a Cristo ( 2 Corinzi 6:11 a 2 Corinzi 7:1 ) .
Dopo aver parlato prima di 'non ricevere invano la grazia di Dio', e dopo aver giustificato il proprio ministero, e mostrato come certamente non ha ricevuto invano la grazia di Dio, Paolo ora torna alla sua preoccupazione per la mancanza di piena risposta nella chiesa di Corinto. Il continuo compromesso della Chiesa con l'idolatria e le vie del mondo riguarda chiaramente Paolo. Mentre lui ei suoi compagni di lavoro sono, nel loro modo di vivere, costantemente svezzati dal mondo, sente che i Corinzi si stanno associando troppo strettamente al mondo e stanno indugiando con cose che potrebbero trascinarli verso il basso.
Si stanno associando troppo strettamente a ciò che può solo danneggiarli. Le loro vite stanno andando nella direzione opposta a quella che ha appena descritto. Possono essersi riconciliati con Dio, ma le loro vie non possono essere riconciliate con Dio.
Nel suo caso il mondo si è imposto alla sua attenzione con il suo antagonismo o disprezzo. Si è mostrato per quello che è, e ha trovato conforto nelle cose spirituali e ha guardato alle cose che non si vedono. Ma al contrario i loro cuori sono fissati altrove. Stanno guardando a ciò che viene visto e trovano conforto e appagamento in questo. Stanno trovando il mondo piacevole e attraente, e lui teme che possano trovarlo troppo attraente, in un modo che sta rovinando le loro vite spirituali.
Perciò li invita piuttosto a seguire il suo esempio e ad ampliarsi nella loro vita cristiana, astenendosi dai gioghi del mondo, dall'intima associazione con ciò che può solo danneggiarli, (compreso il matrimonio di un non credente e il collegamento con associazioni di culti idolatrici ), e rivolgere la loro mente al Dio vivente. Dovrebbero mirare ad essere collaboratori di Dio, non compagni di associazione in cose che li trascineranno giù,