Il commento di Peter Pett alla Bibbia
Atti degli Apostoli 24:26
«Sperava anche che Paolo gli desse del denaro, motivo per cui anche lui mandava a chiamarlo più spesso, e comunicava con lui».
Felix, tuttavia, lo ha seguito. Non aveva intenzione di rilasciare Paolo, o di portarlo in giudizio, e nel corso di due anni lo mandò a chiamare e parlò con lui più spesso. Ma non ha preso alcun impegno, e Luke commenta che la sua vera ragione per vedere Paul così spesso era perché sperava che Paul avrebbe cercato di corromperlo per liberarlo. Questo commento interessante ci conferma che Luca non guardava a tutto con un ottimismo sconsiderato. Poteva discernere tra ciò che era genuino e ciò che era il risultato di secondi fini.
Non sorprende che Felix pensasse che la famiglia di Paul fosse ricca. Dopotutto era nato libero cittadino romano, quindi la sua famiglia doveva essere distinta. Se ovviamente fossero ancora in buoni rapporti con Paul è un'altra questione. A volte abbiamo l'impressione nelle sue lettere che non lo fossero. Oppure Felix potrebbe essere rimasto colpito dal numero di visitatori che sono venuti a vedere Paul e aver pensato che sarebbero stati in grado di raccogliere una tangente sufficiente. Potrebbero essere stati gli accenni lasciati in questa direzione a convincere Luca della sua verità.
Se Paolo fosse stato troppo turbato dalla sua situazione, avrebbe sempre potuto fare appello a Cesare. Quindi può darsi che abbia riconosciuto che Dio gli aveva dato una base da cui poteva lavorare mentre era custodito in perfetta sicurezza.
Ciò conferma anche che Felice sapeva che Paolo era innocente e che lo stava trattenendo solo per ottenere un guadagno finanziario. Era totalmente senza scrupoli. Ma possiamo supporre che nel frattempo Paolo avesse una notevole libertà, nella misura in cui ciò fosse possibile per qualcuno 'responsabile'. La chiesa di Cesarea senza dubbio ne ha beneficiato abbondantemente. Potrebbe anche essere stato un periodo spiritualmente proficuo per lui e per loro come i suoi due anni a Corinto (in Atti Luca lascia regolarmente l'accenno di opportunità e poi non fornisce alcun dettaglio) e hanno grandemente giovato alla sua salute. E per tutto il tempo fu tenuto al sicuro nel palazzo di Erode. Gli ebrei non potevano toccarlo lì. Probabilmente Luca nel frattempo stava raccogliendo materiale per il suo Vangelo.