Il commento di Peter Pett alla Bibbia
Atti degli Apostoli 27:16-17
E correndo sotto un isolotto chiamato Cauda, potemmo a stento mettere in sicurezza la barca, e quando l'ebbero issata, si servirono di aiuti, cingendo la nave e, temendo che non dovessero essere gettati sulla Syrtis, abbassarono l'ingranaggio e così furono spinti.'
Furono guidati per ventitré miglia fino a quando giunsero sottovento all'isola di Cauda, e il leggero calo del vento che ne derivò consentì loro con grande difficoltà di tirare su la scialuppa di salvataggio che veniva trascinata dietro, e prendere esso a bordo. Potrebbe essere ancora la loro salvezza. Dopo di che approfittarono del leggero allentamento della tempesta causato dal riparo dell'isola per tirare delle funi sotto la nave allo scopo di tenerla unita.
Poi, timorosi meno che il vento li soffiasse sulla costa africana, sui temuti banchi di sabbia di Syrtis, il cimitero di molte navi come ha rivelato l'archeologia subacquea, tirarono giù tutte le vele e calarono l'albero maestro. Così erano totalmente in balia del vento ululante e delle onde, tranne forse per una piccola vela da tempesta.