«E il giorno dopo toccammo Sidone. E Giulio trattò Paolo con gentilezza e gli diede il permesso di andare dai suoi amici a rinfrescarsi».

La tappa successiva era Sidone, a settanta miglia dalla costa, dove presumibilmente si fermavano per scaricare o prelevare merci. Questo lascerebbe un po' di tempo per scendere a terra. Giulio, il centurione, sembra aver stretto un rapporto con Paolo, e quando arrivarono a Sidone gli permise di visitare gli amici lì, senza dubbio accompagnato da una guardia, e di "rinfrescarsi", presumibilmente sia fisicamente che spiritualmente.

Ciò può includere il fatto che hanno fornito denaro e provviste per il suo viaggio. Festo potrebbe benissimo aver dato ordine che Paolo fosse trattato come si addice a un cittadino romano in appello. In fondo aveva scelto di andare alla Roma. Andava volentieri.

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