'Ora venne una carestia su tutto l'Egitto e su Canaan, e una grande afflizione: ei nostri padri non trovarono sostentamento, e quando Giacobbe seppe che c'era grano in Egitto, mandò i nostri padri la prima volta.'

Nel frattempo il mondo intero soffriva di carestia, tanto che i "nostri padri" (notare l'applicazione più personale, riferendola a quelli da cui "noi" veniamo ea cui "noi" siamo) non trovavano sostentamento. E il risultato fu che Giacobbe aveva sentito parlare di grano in Egitto per la prima volta 'i nostri padri'. Il rapporto tra carestia e carestia spirituale ricorre spesso nell'Antico Testamento, e per coloro che erano abituati a trattare allegorie il punto difficilmente sarebbe sfuggito.

Coloro che sembravano essere i fedeli di Dio, che stavano soffrendo una carestia spirituale perché si erano rifiutati di ascoltare il profeta di Dio, avrebbero dovuto cercare fonti "esterne" per il loro sostentamento. I loro erano insufficienti. Dio non ha ascoltato nel loro paese, né ha risposto alle loro suppliche sul loro altare.

Ma quando uscirono la prima volta non riconobbero il loro liberatore per quello che era. Questo è implicito nel silenzio. Cercavano sostentamento ma non ne riconoscevano la fonte. Eppure la fonte avrebbe dovuto essere loro nota. Era nella loro cecità che non lo conoscevano. Eppure da lui solo era la vita.

Si noterà che qui stiamo premendo a casa le applicazioni. Stephen stava tranquillamente permettendo loro di sprofondare.

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