La giovane moglie conserverà i frutti del suo vigneto interamente per la sua amata.

Il canto dei cantici ora si avvicina alla sua conclusione con una vivida illustrazione degli sforzi che la giovane moglie farà ora per assicurarsi di essere 'perfetta' per la sua amata. Nel Cantico dei Cantici 1:6 b non era riuscita a 'tenere' la sua vigna personale e aveva lasciato che la sua carnagione fosse viziata dal sole. Ora assicura alla sua amata che farà ogni sforzo per garantire che la sua bellezza sia completamente mantenuta a suo beneficio.

La nuova MOGLIE di Salomone parla.

“Salomone aveva una vigna a Baal-Hamon, la lasciò ai custodi, ognuno per il suo frutto, doveva portare mille sicli d'argento. La mia vigna, che è mia, è davanti a me, tu, o Salomone, ne avrai mille, e duecento quelli che ne conservano il frutto».

La giovane moglie ora ci dice che Salomone lasciò la sua vigna a Baal Hamon con l'aspettativa di riceverne i benefici dai custodi. Ciascuno di loro avrebbe portato mille pezzi d'argento per il suo frutto. Intanto tiene la propria vigna, che secondo il Cantico dei Cantici 1:6 b è lei stessa, e assicura all'amato che nel suo caso ne conserverà tutti i benefici solo per lui, a parte quanto deve pagare a coloro che 'conservano i suoi frutti' (i suoi parrucchieri, estetiste, profumiere e così via). Sta facendo tutto il possibile per essergli gradita.

Allo stesso modo Israele doveva preservarsi per il suo Dio, ma purtroppo non lo fece, anche quando le fu chiarito come poteva purificarsi e prepararsi ( Isaia 1:15 ). Invece andò dietro a falsi amanti (cfr Ezechiele 16 ).

E la stessa chiamata ora va alla chiesa di Cristo dal loro Maestro, per mantenere la loro vigna. 'Siate santi, perché io sono santo' ( 1 Pietro 1:16 ) ' Questa è la volontà di Dio, anche la vostra santificazione' ( 1 Tessalonicesi 4:3 ).

La domanda è quindi se, a causa del nostro amore per il nostro Amato, anche noi siamo disposti a garantire di preservare la nostra bellezza spirituale per esserGli graditi, imparando dai "custodi del frutto" (santi maestri) , con lo studio della sua Parola, con una intima comunione personale con Lui, e aprendogli la nostra vita e il nostro cuore, perché Egli possa vivere attraverso di noi.

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