Il commento di Peter Pett alla Bibbia
Ebrei 1:5-14
La superiorità del Figlio rispetto agli angeli ( Ebrei 1:5 a Ebrei 2:14 )
Ora è in contrasto con gli angeli, gli esseri celesti e gli intermediari tra Dio e il mondo ( Ebrei 1:5 ).
Avendo rivelato la gloria di nostro Signore Gesù Cristo come 'il Figlio', lo scrittore continua ora a metterlo in contrasto con tutti gli esseri celesti, sebbene lo abbia già rivelato come superiore agli angeli nel Suo essere dichiarato da Dio 'Mio Figlio' . Lo fa per mezzo di sette citazioni dalle Scritture.
C'è un certo schema in loro. La prima citazione afferma la sua incoronazione come re di Dio e, nel suo contesto nel Salmo, lo presenta anche come "Unto" di Dio, e questo conduce nella seconda citazione in un regno in cui Dio è suo Padre ed Egli è suo Figlio. Questi due si collegano con la sua dichiarazione di apertura in Ebrei 1:2 che Egli ha parlato tramite Colui che è un Figlio.
Parallelamente a ciò, la quinta citazione enfatizza il Suo possesso del Suo trono eterno e durevole e la Sua ulteriore 'unzione' come Sovrano Supremo sui Suoi 'compagni', e conduce nella sesta alla Sua supremazia sulla creazione dall'inizio alla sua fine (come in Ebrei 1:3 ) e la Sua completa eternità e durevolezza in ogni cosa.
Il terzo afferma l'omaggio degli angeli alla Sua venuta perché Egli è l'eletto di Dio ed il Suo erede (primogenito), e il settimo la sottomissione di tutti i Suoi nemici alla Sua venuta. Il quarto e centrale definisce lo stato comparativo degli angeli, in quanto racchiusi su ciascun lato da tre dichiarazioni della Sua autorità e potenza (tre essendo sempre il numero della completezza).
Quindi possiamo immaginarlo come segue:
1) Egli è il Figlio 'generato' di Dio 5) È il Sovrano supremo unto di Dio 2) È il Figlio nominato dal Padre 6) Come 'Signore' è eternamente supremo sulla creazione 3) Riceve omaggio dagli angeli come 'primogenito di Dio ' 7) Tutti i suoi nemici gli sono sottoposti. Nota come i primi tre si riferiscono alla Sua nomina che risulta nel dovuto onore, i secondi tre alla manifestazione di ciò nel dominio e nel trionfo. E queste due idee circondano la descrizione degli angeli come strettamente connessi con le cose create.