Il commento di Peter Pett alla Bibbia
Ezechiele 14:6-8
«Perciò di' alla casa d'Israele: 'Così dice il Signore, l'Eterno: Ritornatevi, allontanatevi dagli idoli e distogliete la vostra faccia da tutte le vostre abominazioni. Perché ciascuno della casa d'Israele, o degli stranieri che soggiornano in Israele, che si separa da me, e prende i suoi idoli nel suo cuore, e pone davanti a sé l'inciampo della sua iniquità, e viene dal profeta per interrogarlo per sé riguardo a me.
Io Yahweh gli risponderò da solo. E metterò la mia faccia contro quell'uomo, e ne farò uno stupore, come un segno e un proverbio, e lo sterminerò di mezzo al mio popolo, e tu saprai che io sono l'Eterno». "
La ripetizione costante rivela quanto Dio stesse cercando di tamburellare in questa lezione agli ascoltatori di Ezechiele, le persone in esilio. L'idolatria era stata per così tanto tempo un ostacolo alla fede di Israele, come lo sono oggi Mammona e Sesso, e Dio era determinato a estirparla. Di nuovo li invitò a "tornare" a Lui ea "distrarsi" dagli idoli e dalle abominazioni che facevano parte della loro adorazione.
Ma se non lo facessero, e tuttavia cercassero un profeta per cercare di giustificare la loro posizione, Egli non risponderebbe tramite il profeta. Egli infatti ingannerebbe il profeta ( Ezechiele 14:9 ). Ed Egli stesso risponderebbe in giudizio a coloro che rifiutavano di rifiutare gli idoli. Avrebbe posto la sua faccia contro di loro e li avrebbe trattati in modo tale che tutti lo ricordassero.
Diventerebbero un segno. Quello che è successo a loro sarebbe diventato proverbiale. Perché li avrebbe annientati di mezzo al suo popolo. Allora tutti saprebbero che Egli era veramente Yahweh, il Dio vivente e santo, che non perdonerebbe mai il peccato e l'infedeltà.
'Ritornate e distoglietevi dagli idoli, e distogliete i vostri volti da tutte le vostre abominazioni.' Si richiedeva una risposta positiva, una svolta. Non bastava essere 'dispiaciuti', bisognava agire in modo positivo, una determinazione una volta per tutte a non avere niente a che fare con gli idoli. Questo riflette un errore commesso da molti che tutto ciò che devono fare è continuare a chiedere scusa a Dio prima di tornare di corsa alle cose che amano. Ma Dio richiede una svolta totale, un vero pentimento, riflesso non tanto nelle lacrime quanto nell'obbedienza.
"Gli stranieri che soggiornano." Notare anche che questo doveva applicarsi a chiunque avesse preso la residenza permanente tra il popolo di Israele. Era necessario che anche loro rifiutassero l'idolatria. (LXX qui li chiama 'proseliti'). Altrimenti farebbero cadere il giudizio di Dio su Israele. Il successo di questo ministero è stato rivelato dal fatto che quando gli esiliati sono tornati a Gerusalemme sono stati particolarmente attenti a respingere l'idolatria ea rifiutare la "comunione" con gli estranei. Forse infatti, come faranno gli uomini, sono diventati troppo attenti. Ma almeno la lezione è stata imparata.