Il commento di Peter Pett alla Bibbia
Ezechiele 40:5
La misurazione del muro della corte esterna.
'Ed ecco c'era un muro all'esterno della casa tutt'intorno, e nella mano dell'uomo una canna che misurava sei 'lunghe cubiti', essendo un cubito e un palmo di lunghezza. Così misurò lo spessore dell'edificio, una canna, e l'altezza una canna».
La canna di misurazione era lunga sei "cubiti lunghi". Un cubito lungo era di circa 50 centimetri ( Ezechiele 20:5 pollici) per cubito lungo (un cubito e una larghezza di una mano) rispetto al normale cubito di (44 centimetri) Ezechiele 17:5 pollici.
Quindi il muro attorno al tempio era spesso circa Ezechiele 3:2 metri (10 piedi 3 pollici) ed Ezechiele 3:2 metri (10 piedi 3 pollici), in perfetta simmetria.
Quindi la prima cosa che apprendiamo sul nuovo tempio è che era protetto dal mondo esterno da un muro di perfetta simmetria, che ne dichiarava la perfezione. L'accesso era quindi limitato a coloro che avevano il diritto di entrare. Non era aperto a nessuno. Come il paravento di lino attorno al cortile del tabernacolo, il muro separava il santo dal profano ( Ezechiele 42:20 ). Senza era il mondo. Dentro c'era il santo provvedimento di Dio per il Suo vero popolo e un luogo di adorazione e preghiera dove potevano incontrarLo.
Quindi il muro doveva essere visto come una protezione perfetta, una perfezione indicata dalla sua simmetria, per lo stesso tempio di Dio, proteggendolo dal profano. Ma doveva anche essere visto come un luogo santificato al suo interno, protetto dal mondo, per la vera adorazione di Dio. Nei termini del Nuovo Testamento dava accesso ai cieli. Nessuno, però, poteva entrare se non coloro che avevano accesso privilegiato, che potevano entrare per incontrare Dio, e l'ingresso sarebbe stato solo di coloro che hanno cercato il suo volto e sono stati obbedienti alla sua alleanza, quelli di cuore umile e contrito ( Isaia 57:15 ). L'Alto e l'alto era nel Suo tempio celeste, e solo coloro il cui cuore era retto potevano avvicinarsi a Lui.
Così, quando in seguito Paolo paragonò il popolo di Dio al tempio, indicò non solo il fatto glorioso che essi erano la dimora di Dio mediante il suo Spirito, ma anche che anch'essi godevano della sua piena protezione ed erano separati dal mondo ai suoi occhi, un persone separate per Sé, isolate dal mondo e dal suo degrado, e con accesso aperto a Lui.